Un saluto ai miei studenti di 5^

Buone vacanze ragazzi e buone cose per il futuro.  É stato un piacere condividere un percorso della vs gioventù. Pensate liberi e credete in quello che fate. Siate gentili con tutti, sempre.
E se dovete andare veloci fatelo con il foil e la vela come me , non in auto.  
Con affetto.  Vac

 

 

Zer0
In matematica un semplice numero, che dice poco, da solo, anzi nulla.
Se si accoppia ed aspetta in coda…rinforza il valore, lo decuplica.
Un aggettivo, a volte, “vali zero”, “ la tua opinione conta zero”….per arrivare ad annichilire nel modo più assoluto…”sei uno zero”.
Può diventare espressione estrema di divieto e, implicitamente, di obbligo; chi non ricorda “il sceriffo” Gentilini che rinnegando la zeta, estranea al nostro dialetto, pronunciava “tolleransa sero ! ”
Quando però si applica alle politiche di un paese, alle tematiche sociali, all’economia, subentra lo sconforto, la tristezza allorquando ti rendi conto, soprattutto in un momento come quello singolare e tragico che stiamo vivendo, che la politica degli ultimi trent’anni in Italia ha evidenziato la totale incapacità di programmare, di garantire, di tutelare.
In poche parole ha mostrato LUNGIMIRANZA Zer0.
Siamo e rimaniamo il paese che asfalta una settimana prima delle elezioni, che utilizza come strumenti di crescita economica i bouns, le sanatorie, le deroghe, le proroghe, che si rende conto, al comparire del flagello Coronavirus, che buona parte dei direttori dei centri di ricerca scientifici mondiali sono Italiani, in Svizzera, come in Francia, come negli Stati Uniti, e che per anni l’unico intervento concreto nel mondo delle ricerca è stato tagliarne i fondi (in parallelo ai posti letto negli ospedali).
E sono giovani questi nostri conterranei e quando li vedi in TV, intelligenti, capaci, belli e pensi che il Belpaese li ha formati per 20 anni, investendo migliaia di euro, per poi vederli scappare… beh un po’ ti incazzi credo. Non con loro, non con te stesso, ma contro il nulla della politica che ci ha governato e ci governa che non programma nulla, che non detta un’agenda del futuro, che si occupa unicamente della spartizione del potere, delle poltrone e del consenso anche a costo di cannibalizzare qualsiasi notizia, qualsiasi fatto.
Impietosa, cinica, vergognosa.
Una politica incapace di “scrivere la storia del futuro” e tanto meno di comprendere il presente per programmare ciò che saremo, ciò che avremo.
E nel paese dei vecchi, si muore più che in tutti gli altri paesi, muore la nostra storia ma muore anche la speranza di ricostruire un tessuto sociale, prima di quello economico, che sappia garantire ai cittadini del domani, una pacifica e costruttiva convivenza, finalizzata al benessere economico, ma senza mai prescindere, da quello sociale, culturale, affettivo. Trent’anni di politicà nella più totale sordità e miopia, in cui gli zeri si sono succeduti, lasciando solo macerie e disagio economico-socio-culturale.
E nel momento più zero della storia dal secondo dopoguerra, mi auguro davvero che gli italiani sappiano ripartire, non azzerando la propria memoria, le proprie consapevolezze ed i propri sentimenti, ma ricreando, proprio come dopo una guerra, quel tessuto sociale ed economico in grado di garantire benessere alle generazioni future, scegliendo con cura ed attenzione le guide che dovranno traghettarci al di fuori da questa crisi mondiale, lontani, per una volta, dall’abbaglio degli slogan, delle smargiassate, del populismo di autocelebrazione, ma vicini ad uomini e donne capaci, con umiltà e devozione, di comprendere un popolo e rappresentarlo con onestà e vera dignità.

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30 marzo 2020 - COVID19 - Epidemia Coronavirus